La Georgia è forse uno dei primi luoghi al mondo dove l’uomo ha fatto vino, le ultime notizie parlano di resti della cantina più antica di cui si abbia traccia risalenti a 8000 anni fa. Ecco perché è un grande wonore avere quest’anno a Velletri, per la quinta edizione di “Tutti giù in cantina – Festival della Cultura del vino” proprio la Georgia come Paese straniero ospite grazie all’Ambasciata di Georgia a Roma.
Tanti i vitigni autoctoni georgiani, e tanti probabilmente quelli di origine georgiana e poi trasportati in Grecia e in Italia, tra quelli ancora “locali” i più famosi a bacca rossa sono il saperavi, vanis chkhaveri e otskhanuri sapere; per quelli a bacca bianca parliamo di rkatsiteli, tsiska, tsolikouri, krakhuna e mtsvane kakhuri. Ma di certo quello che caratterizza la storia vitivinicola georgiana è soprattutto la particolare tecnica di vinificazione, basata sulle grandi anfore di terracotta interrate, nelle quali si procede alla fermentazione prima e all’affinamento poi.
Ovviamente è una tecnica difficoltosa, a rischio, sia perché meno produttiva e più costosa di quelle convenzionali sia perché si basa su un artigianato, legato alla produzione delle anfore stesse, sempre più in difficoltà per passaggi generazionali non facili e condizioni economiche non proprio vantaggiose.
Ma il fascino dei vini georgiani sta conquistando pubblici sempre più ampi, per questo il “gemellaggio” di Tuti giù in cantina rappresenta, dopo Grecia e Germania, un altro importante tassello nella nostra ricerca. Idee in fermento ha da sempre puntato, soprattutto, ai contenuti dei propri eventi. Non la quantità ma la qualità dunque, in questo caso spaziando in un mondo vitivinicolo del tutto diverso, a tratti, da quello che conosciamo normalmente. Eppure, forse, quello da cui tutto è partito.
In degustazione, venerdì 21 giugno alle 18 (su invito), avremo vini provenienti e selezionati da Winery Khareba, Lipartiani Wine House, Gvymarani e GDM Winery.
Khareba è un’azienda vinicola attiva dal 1995, produce circa 30 tipologie di vini da 25 varietà di uve in 7 microzone della Georgia. La sua missione è portare l’antico mondo del vino georgiano nel resto del mondo. Il 19 aprile 2018 ha aperto il suo primo punto vendita in Europa a Bari per la vendita al dettaglio e all’ingrosso dedicato al mercato italiano ed europeo.
LIPARTIANI Wine House è una delle più antiche cantine vinicole della Georgia, riconosciuta come la patria della vite e del vino. Vini fatti di vitigni autoctoni e coltivati nei migliori vigneti della Georgia, esprimono la grande tradizione vinicola del paese e il carattere forte. I vigneti ben curati, le uve raccolte a mano e selezionate e le tradizioni rigorosamente conservate determinano la nobile qualità dei vini Lipartiani.
Gvymarani è un’azienda giovane, nasce nel 2013 ma con la testa alle tradizioni antiche georgiane, riconosciute Patrimonio Unesco proprio nello stesso anno. Mantenendo gli usi locale, le uve vengono selezionate e poi poste a grappolo intero e pressate nei Qvevris, tradizionali contenitori di terracotta georgiana di 800 litri, prodotti con un’argilla bruciata e rivestita internamente con grasso o cera d’api. I contenitori vengono poi interrati dopo una lunga macerazione per la fermentazione alcolica che dura fino a Pasqua, permettendo così una lunga ossidazione. Raspi e bucce decadono e in quel momento si può procedere alla svinatura.
GDM Winery è invece un’azienda italiana tra le prime ad occuparsi dell’importazione di vini georgiani prodotti secondo l’antica tradizione vitivinicola del paese, la citata vinificazione in anfora (qvevri). GDM Winery propone prodotti di alta gamma, degustati e scelti direttamente all’origine per garantire la massima qualità ai propri clienti. Tutti i produttori selezionati sono di medio-piccole dimensioni e producono tra le 2.000 e le 10.000 bottiglie l’anno utilizzando rigorosamente i tradizionali processi di vinificazione in qvevri georgiani. La scelta di GDM Winery è quella di promuovere sul mercato italiano una cultura che affonda le proprie radici a ben 8000 anni fa.
Con queste premesse siamo certi che ci sarà molto da scoprire a “Tutti giù in cantina 2019“!